MAXXI Roma 15 dicembre 2017 – 21 gennaio 2018
Sala Claudia Gian Ferrari
a cura di Margherita Guccione, Bartolomeo Pietromarchi, Laura Gasparini
“Il luogo nel quale tutti i segni della terra, da quelli naturali a quelli costruiti dall’uomo, sono rappresentati: monti, laghi, piramidi, oceani, cittá, villaggi, stelle, sole.” Luigi Ghirri
È Atlante di Luigi Ghirri, 41 fotografie realizzate nel 1973 e rilegate originariamente in un album dallo stesso autore. Un progetto chiave della storia della fotografia italiana contemporanea a cui il MAXXI dedica un focus nell’ambito del nuovo allestimento delle Collezioni, The Place To Be.
Acquistato da un collezionista privato direttamente da Luigi Ghirri intorno al 1975 e ritrovato solo recentemente, l’esemplare inedito restaurato è esposto in questa occasione per la prima volta in Italia.
“Il solo viaggio possibile sembra essere ormai all’interno dei segni, delle immagini: nella distruzione dell’esperienza diretta.” Luigi Ghirri
L’album, composto da fotografie di dettagli di un vero atlante geografico, costituisce un momento chiave nel percorso dell’autore, all’inizio della sua indagine sulla realtà come “fotomontaggio”. Uno dei primi tentativi di ripensare il concetto di “paesaggio” e di interrogare i codici della sua rappresentazione attraverso la fotografia.
Su questo tema Ghirri lavora intensamente intorno al 1973 dando forma a diverse edizioni in cui le stesse immagini sono assemblate in sequenze differenti, secondo una prassi operativa degli artisti concettuali e che diventerà tipica anche nel suo lavoro.
La mostra è arricchita da materiali di approfondimento – album, cartelle, pubblicazioni, opere di altri artisti – che avviano un confronto sia con il lavoro dello stesso Ghirri, sia con il contesto culturale e gli interventi artistici affini.
ph. Luigi Ghirri, Atlante, 1973, Cortesy Collezione privata, Copyright Eredi Ghirri
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